Già dall’alba dei tempi, l’uomo si presentava come una creatura violenta ed egoista, sottraeva cibo e risorse agli altri esseri viventi, comandando su di loro e dando per scontato di essere il “padrone” del mondo. Negli anni, e nei secoli, l’uomo si è “evoluto”, sia nelle sembianze fisiche che nell’uso di tecnologie sempre più nuove ed elaborate, proporzionale alla sua “evoluzione” è stato l’aumento della violenza e dell’egoismo. La violenza è degenerata in guerre di proporzioni gigantesche e con conseguenze disastrose sia per l’ambiente che per la vita degli stessi uomini. I leader mondiali invece di tutelare l’ambiente, ed i bisogni della loro gente, hanno sempre ragionato esclusivamente in base ai bisogni dei loro portafogli, ignorando la fame e la precarietà nel mondo, soddisfacendo il loro insaziabile bisogno di potere e di denaro. Andavano in guerra per accaparrarsi il petrolio o per ingrandire i loro territori, ignorando che Dio ha donato questa terra a tutti, e che non c’è alcun bisogno di fare inutili guerre per appropriarsene. E per di più, quando l’uomo faceva delle scoperte scientifiche o progrediva tecnologicamente, non usava quelle innovazioni per migliorare la propria condizione, bensì le utilizzava in guerra, peggiorando ulteriormente la situazione (caso della bomba atomica e degli ordigni nucleari). Mai nessuno ha tratto benefici dalla guerra, ma solo scompensi, perché combattere i propri simili non ha il minimo senso, non si può vincere in guerra, è una continua perdita, sia di uomini che di risorse, gli unici a guadagnare sulla guerra sono stati i leader mondiali, che approvavano quegli inutili stermini di genti invece di cercare accordi pacifici. Ancora peggiori sono stati gli uomini che spingevano il proprio popolo in guerra con la scusa che ciò gli era stato indicato dal “volere divino” e baggianate simili, sfruttando l’ignoranza della propria gente, e la loro fede nella religione, gli infondevano il pensiero che la guerra fosse una cosa giusta per chissà quale idiota indole e offrivano premi fasulli per aver combattuto ed essere morti in battaglie definite da loro “sacre”; una pace può essere sacra, il perdono è sacro, la redenzione, ma non certo la guerra. L’uomo è stato spinto inizialmente dall’istinto animalesco, e poi dall’egoismo, nel fare delle scelte di vita e del futuro del mondo, una questione d’affari. La sua comodità ed il suo egocentrismo lo hanno portato dove siamo oggi, dopo un’infinita sequenza di errori più che consapevoli, per questioni di soldi e potere, tanto per prenderne uno: il business del petrolio. A seguito del largo uso del petrolio l’uomo ha inquinato i mari, ha reso irrespirabile l’aria e adesso è a rischio l’intero ecosistema poiché i gas serra prodotti dall’inquinamento hanno provocato un innalzamento innaturale della temperatura e gli enormi (una volta) ghiacciai di Groenlandia e paesi simili si stanno sciogliendo. Continuando su questa scia, a distanza di qualche anno, non esisterà più alcun ghiacciaio, e le terre emerse subiranno un inondazione catastrofica, ponendo così fine all’egoismo umano ed all’umanità così come la conosciamo. Per sino i progetti costruttivi e innovativi che riguardano le energie alternative, e le macchine a idrogeno, sono stati interrotti e impediti, questo sempre per ritornare all’egoismo umano, che è tutt’oggi nella sua apoteosi, poiché tali progetti avrebbero compromesso il business che viaggia sulle automobili tradizionali e sulla benzina, è una delle tante questioni regolate dal “dio denaro”, alcuni tra i pensieri più ottusi che siano mai stati concepiti, e che mettono seriamente a repentaglio il destino del nostro pianeta. Per mettere fine all’umanità dunque non occorrono tesi paranormali di alcun tipo, la società umana ha sempre seguito il suo governo di autodistruzione, in particolar modo negli ultimi decenni, ma è sempre stato così; anche se il mondo non finisse, andrebbe avanti tre secoli con questa politica auto distruttrice e questo cinismo cosmico, mettendo a rischio il destino dell’intero universo. Finché c’è da sfruttare l’ambiente e da distruggere in cambio di guadagni, l’uomo è sempre in prima linea, è quando sorgono dei seri problemi, quando occorre fare le scelte giuste per cercare di salvare il pianeta, che si tira indietro. A mio parere le persone al potere dovrebbero lasciar spazio a chi ha le idee chiare, a chi è disposto a fare dei sacrifici concreti, per migliorare la qualità della vita futura, piuttosto che quella attuale, perché i leader mondiali finora hanno fatto abbastanza danni, e non è concepibile restare indifferenti di fronte all’imminente disfatta dell’uomo, che sta distruggendo gradualmente l’ambiente circostante, fino a che non resterà più nulla. Ci sono svariate ed infinite tesi sulla fine del mondo, e non si sa quale sia la più accreditata, l’unica certezza è che finirà, che sia nel 2012, che sia nel 2020 con lo scioglimento dei ghiacciai non è rilevante. Non possiamo impedire alla natura di fare il suo corso, o al creatore della Terra di fare “pulizia” delle persone indegne della vita che ci ha donato, l’unica cosa che possiamo fare, e che è in nostro potere, è evitare di danneggiare ulteriormente l’ecosistema terrestre, e di vivere in pace e serenità come fratelli di un unico albero genealogico, fino a che la vita su questa terra si spegnerà per sempre, per noi. Quindi è inutile piangere sul latte versato e continuare a preoccuparsi della fine della vita così come la conosciamo, perché l’unica via è fare tutto ciò che è nelle nostre facoltà per il tempo che la natura vorrà concederci, e poco importa se il mondo finirà tra due anni, tra un mese o stasera dopo il dessert, quel che importa è affrontare la cosa con serenità e dandoci una mano a vicenda, tenendo presente che i beni materiali non sono tutto.
Per concludere vorrei dire che l’apocalisse è da sempre situata nella mente degli uomini, perché non si può essere così ottusi da lasciare che disastri e stravolgimenti climatici capitino quando c’è il modo di evitarle, le persone mentalmente sane non mettono al primo posto gli interessi economici e poi le loro vite e la salute del pianeta. Il pianeta Terra fa parte di un universo materiale, e come ogni cosa ha un inizio ed una fine, come ha avuto un inizio e una fine l’epoca dei dinosauri. E così sarà per l’umanità; ma questo non significa che dobbiamo mettere a dura prova il nostro pianeta e che non dobbiamo impegnarci a salvaguardarlo. Io, come tutti, non posso sapere se la fine dell’umanità segnerà anche la fine del mondo e della vita in generale, probabilmente no, ma quello che so è che la fine dell’umanità comporterà anche la fine dell’egoismo. A differenza degli altri esseri viventi che popolano il pianeta l’uomo è il solo talmente egoista, da ignorare le conseguenze delle sue azioni, persino quando è in gioco il destino del mondo. Quindi se l’era dell’uomo è all’epilogo, e sta per concludersi, vale anche per l’era dell’egoismo, durata migliaia di anni. Tranne nel caso in cui l’uomo dia segni concreti di voler cambiare il suo modo di essere, quanto meno per salvarsi dal disastro naturale, e da una fine imminente che lui stesso annuncia.
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